LA PRIMA VOLTA in moto
È impossibile dimenticare la tua prima bici “vera”. Era una Hero Honda Splendor 125cc, ero un giovane ragazzo di 21 anni e non avevo mai guidato una moto con il cambio prima.

Andammo su una stradina sterrata, più un sentiero sabbioso che una strada, per esercitarci. In India, noleggi una bicicletta e vai, e il ragazzo che te la noleggia te la dà senza bisogno di documenti, patenti o persino una prova del tempo che hai mai guidato una bicicletta prima nella tua vita.
Un amico indiano era con me. Mi ha mostrato come usare la frizione, in quale stile accelerare, ecc. Ancora oggi ricordo la sensazione di poter controllare una moto in modo indipendente. Ho continuato e ho comprato lo Splendor. È così che è iniziato tutto.

TRATTO DA ” SULLA MOTOCICLETTA ” opera realizzata da Dennis Freischlad per Italian Classic Tire, traduzione di Anna Buzzoni
“Non prendiamoci in giro, e dimentichiamoci tutto ciò che sappiamo sulle meraviglie della tecnologia e del design, dimentichiamo anche la frenesia e il ruggito del motore, troppo ingenuamente associati all’ostentazione, al rumore o al pericolo inutile: perché guidare una moto è essere dipendenti dalla dissoluzione, e si colloca al pari di altre imprese di analoga profondità, come la meditazione, il sesso, le droge psicogene, eccetera. La partenza e l’avviarsi, non importa dove: sono legati alla promessa di non dover mai arrivare da nessuna parte.”

“Vastità, velocità e calore.
Per me, che ho passato infanzia e gioventù motociclistica in India, queste sono da sempre le condizioni migliori per perdermi, fino a quando non mi ritrovo, nuovo, in un mondo familiare. Il mio vagare è la scrittura. Non c’è quasi mai stata una situazione in cui i primi versi delle poesie entrassero nella mia coscienza come delle rivelazioni senza che io dovessi fare nulla. Nella meditazione si mette a tacere, più o meno, il proprio ego, così che la coscienza in sé, altrimenti occupata solo da pensieri e sentimenti personali, improvvisamente acquisti un nuovo spazio capace di percepire, uno spazio che è sempre esistito ma che non viene quasi mai utilizzato. Guidare una moto produce lo stesso risultato, soprattutto nella realtà già rallentata di un’estate indiana. Sulla moto, il pilota perde ogni riferimento al suo solito modo di percepire. Mentre da un lato si è completamente presenti, il mondo si precipita oltre questa presenza e trascina via il pilota.“

tiratura limitata
BIOGRAFIA
Dennis Freischlad è un poeta / scrittore tedesco che ha scritto molto sull’India. È l’autore del Bestseller “Die Suche nach Indien”. Da 18 anni, trascorre gran parte dei suoi anni viaggiando in tutta l’India e stabilendosi a Pondicherry / Auroville.

Segui Dennis sui canali principali
Facebook https://www.facebook.com/dennis.freischlad
Instagram https://www.instagram.com/dennis.freischlad/?hl=it
Pubblicazioni https://www.dumontreise.de/magazin/autoren/dennis-
Blog https://thevacantindian.blog/
Music https://www.mixcloud.com/Dennis_Frei7/the-lights/

